Dopo un breve colloquio di orientamento e conoscenza con i magistrati coordinatori, gli stagisti sono affidati a un giudice affidatario e inseriti nell’organizzazione del Tribunale. Nell’individuare il settore di destinazione si tiene conto, compatibilmente con le esigenze e le disponibilità dell’ufficio, della preferenza espressa dallo stagista. L’ammissione ai tirocini e la destinazione degli stagisti avvengono sulla base di una graduatoria formulata in base ai criteri previsti dall’art. 73 D.L. 69/13 (nell’ordine: media degli esami qualificanti, voto di laurea, età più giovane).
Lo stagista svolge le attività che gli vengono affidate dal magistrato affidatario e dalla sezione in cui è inserito: collabora nella stesura dei provvedimenti; partecipa alle udienze e alle camere di consiglio; presta assistenza al magistrato nella tenuta dell’agenda e nello studio delle cause, nelle ricerche di giurisprudenza e dottrina; collabora alla realizzazione di banche dati di giurisprudenza dell’ufficio; svolge attività di ausilio alla cancelleria.
L’impegno di presenza richiesto agli stagisti è di circa mezza giornata (escluso il sabato); il concreto orario di lavoro è concordato con il magistrato affidatario.
Oltre alla formazione fruita in loco, gli stagisti potranno partecipare ai corsi che la Scuola Superiore della Magistratura organizza per i magistrati nel distretto del Piemonte e Valle d’Aosta.
E’ possibile svolgere, nello stesso periodo, il tirocinio e la pratica forense, con la previsione di alcune incompatibilità. Quest’ultima tuttavia, considerato l’impegno di presenza in ufficio, dovrà essere necessariamente in regime part-time.
Il tirocinio è compatibile anche con la frequentazione della Scuola Superiore per le Professioni Legali (SSPL).